Eros, potere e altri mostri: Federico De Roberto tra feticismo e polemica

Abstract

Accanto e apparentemente in disparte rispetto al capolavoro acclamata, I Vicerè, troppo a lungo considerato un unicum, e cioè nella migliore delle ipotesi - l'irripetibile miracolo d'un poligrafo divagante e incoerente, germoglia una rigogliosa produzione di trattati teorici, di indagini storiche, di pamphlets e apologhi sulla passione amorosa redatti dalla penna instancabile ed eclettica di Federico De Roberto, per non parlare dei carteggi erotici a tutt'oggi inediti e altrettanto esorbitanti, anzi decisamente incandescenti: non manca, perciò, la materia per ricomporre i frammenti di un discorso amoroso formulato - e disperso - da un inquieto positivista imbevuto di elisir decadenti e nichilisti.